mercoledì 29 aprile 2009

Pagelle 28-04-2009


Red Team
VS Blue Team

4 - 9

Viste le numerose, ripetute e ingloriose sconfitte, il re Eugennone riunisce una banda di eroi per cingere d’assedio il campo della grande Testroia.

Con la protezione dei sacri parastinchi e il sostegno delle ali, vi narro delle valorose gesta della Testacciade



EUGENIO: (capitano) O Eugennone, re di Micene, salpando, baldanzoso, dal porto amico credevi di tornare vincitore ma per te l’arcigno fato avea in serbo una triste sorpresa. Le tue insegne sono ormai calpestate e dal porcaio sei allontanato come untore di malasorte.


PAOLINHO: L’ingegno è arma solida nel capo di Paoulisse che con equino inganno prova a finger resa per portar mortale attacco. Ma da memoria non è sorretto, nel non rimembrar che in terra di Testroia è antica usanza bruciar cavalli per far dono a Dio Traversa e non scontentar le ancelle Pali.


MARIO: Il savio Mariolao, addolorato, abbandona la natale terra. Costretto a battersi, per l’onore altrui, è sempre il primo negli assalti. Il profeta Falcao, leggendo i tacchetti dei calzari, aveva taciuto l’orrenda sorte. Eroe trafitto da mano amica fa ritorno in patria con cavalli alati .


MARCO: Figlio della Dea Tripletta e di Quasigoal, Marchille pié veloce coi suoi Mirmidoni è un uomo solo. La sua furia imperversa nella battaglia e le sue gesta sono raccontate dai più vecchi. I sicari lo colgono in anticipo e con umana astuzia ne trafiggono il tallone.




GIACOMO: (capitano) Giovane principe di Testroia, irride gli Dei e schernisce i saggi. Oscura malattia sembra affliggerlo, le sue membra sembrano abbandonate a destino buio. Pargiacomo, slegato dai lacci del perfido dio Marcatura, riconsegna alla sua terra la vittoria ed è incoronato con l’odoroso alloro.


ROSARIO: Capo fiero e voce schietta, il colpo a segno il suo piede porta. Degli eroi greci non ha timore e dell’avversario suo è assalitore. Il suo urlo di battaglia fa compattare la testuggine e assale di terrore chi fronte a lui si trova. Nobile Rosararcante epica figura .


PAOLO: Principe fratello, Pettore il guerriero, scelto tra le fila per fronteggiare le singole tenzoni. L’occhio fermo nella lotta come lo sguardo dell’aquila assassina, che silente afferra la sfortuna. I suoi oppositori perdono la ragione nel veder tanta sicurezza nella lotta più aspra.


MARCELLO: La sua figura è come il Fato, giudice di buona o cattiva sorte. Muove verso i suoi prediletti e sovrasta a chi è lui nemico. Come mano invisibile ai mortali, volge lo sguardo verso chi, nel campo, dona il giusto sacrificio.





Nuova modalità, per dare la disponibilità a giocare, sotto la classifica trovate un'immagine cliccate e seguite le istruzioni. prenotatevi altrimenti non giocate...

mercoledì 22 aprile 2009

Pagelle 21-04-2009

BATTAGLIA DI PORTA TESTACCIO

Papalini VS Savoia

4 - 6





EUGENIO: (capitano) Principe Marra, responsabile della difesa del sacro suolo papale, fa tutto il possibile, ma dopo estrema resistenza, deve cedere il passo ai patrioti italiani.



PAOLO: Frate guerriero dell’ordine di Malta, combatte e si lancia nella mischia ma i suoi fendenti non vanno a segno.



PAOLINHO: il Cardinale Berioli trama e tesse fitti rapporti segreti per evitare la caduta del regno romano. Alla fine della battaglia fa suonare le campane a lutto per dare il benvenuto agli invasori.



GIACOMO: Il suo giuramento lo legava alla difesa, fino alla morte, del trono di Pietro.

Col cazzo, saltella fischiettando e il massimo dello sforzo è tenere “l’alabarda” in mano.




ROSARIO: (capitano) Vittorio Rosario II, chiama a raccolta la giovine italia intiera.

Lancia l’attacco, lamentandosi della difesa avversa e a fine serata si ritrova con l’Italia unita.

Avanti Savoia!



JORGE: Camillo Jorge conte di Bogotà, rimane in disparte ma il suo apporto alla tenzone è il più importante, chiude la porta in faccia ad ogni possibile emissario papale.



MARCO: Garibaldi Marco, fratello minore, del noto eroe dei due mondi. Combatte sotto mentite spoglie come incursore, sue le indicazioni per i migliori assalti.




MARCELLO: Mazzini Marcello combatte comodamente seduto alla sua scrivania, già immagina un’area senza più contrasti e un campo con la libera circolazione della palla.


DAVID:

Viene insignito del titolo di Cannoniere di Prima classe Regia. Nell’aspra battaglia con il suo vecchio cannone, reduce dalla battaglia di Crimea, avendo a disposizione solo 5 colpi, riesce a portarli tutti a segno, aprendo una larga breccia nelle mura di Porta Testaccio.

mercoledì 15 aprile 2009

Pagelle 14-04-2009

Blue Team VS Red Team

0 - 8
(
prima dell'infortunio di francesco)

7 - 12
(finale)





ROSARIO: (capitano) “Siete voi pronti a morire perdendo?” Armata Brancaleone



MATTEO: “Nel mezzo del cammin di nostra partita mi ritrovai per una selva oscura.
ché la diritta partita era smarrita”



FRANCESCO: senza parole



GIACOMO: senza la giusta guida, corre un po’ come cazzo gli pare: cavallo scosso.



MARIO: nuovo kit per provare a tornare alla vittoria.





PIERCICINHO: (capitano) Più fluido del sangue di S. Gennaro



PAOLO: Nuovo modello di asfaltatrice per stendere catrame sempre più uniforme.



DAVID: smussa gli angoli e leviga le fasce. Arriva fino al cuore del problema.



JORGE: tapparelle da Jorge: riparano da spifferi e proteggono da raggi di luce inopportuni.


mercoledì 8 aprile 2009

Pagelle 07-04-2009

Red Team VS Blue Team
(Manifestanti VS Forze dell'ordine)
3 - 9

Su Piazza Testaccio si fronteggiano facinorosi manifestanti con le forze di polizia.
Partita chiusa sin dalle prime battute, solo qualche molotov arriva a segno.
La mite e sparuta protesta si conclude con
l'uscita di scena dei "rossi" che si lamentano e portano via una bella cesta di palloni.
Riportiamo alcune immagini dei protagonisti.


DAVID:(capitano)

MARIO:

PAOLINHO:

EUGENIO:





GIACOM
O:(capitano)

ROSARIO:


FRANCESCO:

PAOLO:

mercoledì 1 aprile 2009

Pagelle 31/04/2009


Nel lontano 2009 a.C. le truppe dell'imperatore Serseugenio mossero alla conquista del campo Greco, ma il valoroso re di Sparta Francescopulos Leonida, alla testa dei suoi 4 migliori uomini, l'affrontò tra le porte delle Testacciopili. La storia non si ripete e gli spartani non soccombono, ma vincendo conquistano tutta l'Asia.

PERSIANI VS SPARTANI 4 - 9


EUGENIO: (capitano) Dominatore d'Oriente, monarca delle Tapparelle, crudele adone della lasciva lussuria, vanesio vaneggiatore di vaghe vittorie verificatesi ventimila vespri passati,Re Serseugenio muove verso la terra di Grecia a capo del suo imponente esercito. Fatta la scelta dei suoi eroi migliori affronta gli spartani alle Testacciopili ma la storia non sarà più la stessa.

GAETANO: Caetanus belli capelli di Pantelleria è al comando dei Cissi, che equipaggiati con grandi scudi provano a sfondare ma si arrestano sul terreno paludoso e vengono trafitti dalle lunghe lance.

MARCELLO: Alla testa delle guardie Immortali tenta, con tutta la forza e la ferocia, di sovrastare i difensori, ma per arrestarlo viene ricostruito l'antico muro focese, con parastinchi e tibie dei combattenti caduti.

MARIO: Satrapo dei Medi al comando degli arcieri. La leggenda narra che potesse scoccare tante frecce da oscurare il sole... vista la battaglia in notturna si concede un luuuuuuuungo riposo.

JORGE: Dopo aver tentato tutte le mosse tattiche e aver mandato verso la morte tutte le truppe scelte, il malefico Imperatore lascia mano libera al più feroce dei suoi sicari: Jorganys Tarantulos Spezzolebraccinopulos. Peccato non vada oltre la sua tenda; trafitto dalle coltellate dei suoi compagni che non ne sopportavano le urla e gli strepiti.


FRANCESCO: (capitano) Il re Francescopulos Sparaballomezai Leonida di Sparta incitò i suoi uomini con forti e tonanti parole: “ Questo è il campo!, qui sotto gli auspici del Dio Diegus noi conquisteremo l’immortalità ! Tra le porte delle Testacciopili, qui è dove li contrasteremo, qui è dove li anticiperemo, qui è dove perderanno !”. E nel culmine della sfida, guardando dritto negli occhi Serseugenio, pronunciò le immortali parole “Il mondo saprà che dei giocatori liberi si sono opposti ad un tiranno, che pochi si sono opposti a molti, e prima che questa battaglia sia finita che persino un difensore re può perdere.”

PAOLO: Paolostene pié granitico, spartano cresciuto tra le rupi del monte Olimpico nord, è il lato destro dello schieramento, oltre lancia e scudo non disdegna di dare calci anche senza calzari.

MARCO: Marco magna grecia Filottene , spartano adottivo, e la punta dello schieramento, mette a segno una serie di azioni offensive da Odissea.

PAOLINHO: Eccentrikopulos Paolinhomero , spartano atipico, non si sottrae allo scontro ma si stacca dallo schieramento per mordere i talloni a qualche persiano disperso. Combatte con i peroni, dei nemici abbattuti, attaccati alla cinta.